Tutti nel calderone - Editoriale Ruote Classiche

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Re: Tutti nel calderone - Editoriale Ruote Classiche
« Risposta #315 il: Ottobre 08, 2008, 10:47:05 pm »
proprio per questo dico che sono gli anni e basta a contare.

si stabilisca un limite: che siano i venti i venti5 oppure i trenta. dopodiche l'auto è storia.

se a nessuno quella storia è interessata, essa sparirà nel dimenticatoio delle "euroboxes", come dicono gli inglesi.

se qualcuno la conserverà, allora la memoria storica sarà viva.

non mi sembra complicato.....

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Offline Andrea

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Re: Tutti nel calderone - Editoriale Ruote Classiche
« Risposta #316 il: Ottobre 08, 2008, 10:49:47 pm »
penso solo, rientrando nel topic, che qualsiasi auto diventa prima o poi storica. punto.
storica, da storia......

Essendo laureato in storia non posso che condividere ...

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Offline SCARABEO

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Re: Tutti nel calderone - Editoriale Ruote Classiche
« Risposta #317 il: Ottobre 08, 2008, 10:53:36 pm »
Ribadisco che per me storica significa
"che può partecipare alla Londra Brighton"
E BASTA !
Senza eccezioni.

Re: Tutti nel calderone - Editoriale Ruote Classiche
« Risposta #318 il: Ottobre 08, 2008, 10:54:36 pm »
.... mannaggia malla perfida albione!

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Offline Andrea

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Re: Tutti nel calderone - Editoriale Ruote Classiche
« Risposta #319 il: Ottobre 08, 2008, 10:57:03 pm »
Io non nego alla Fiat Uno l'etichetta di storica in quanto tale, io credo che queste auto - tendenzialmente - non riusciranno a sopravvivere per i motivi da me ampiamente già esposti e quindi a divenire storiche per il sostanziale disinteresse che le circonda, e che vent'anni fa non riguardava le loro sorelle maggiori, nate in un'epoca nelle quali l'automobile era considerata un'altra cosa.

Non avendo però il dono della chiaroveggenza, altrimenti ieri avrei vinto al superenalotto, probabilmente verrò smentito dai fatti.

[:hello]   

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Offline Andrea

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Re: Tutti nel calderone - Editoriale Ruote Classiche
« Risposta #320 il: Ottobre 08, 2008, 10:58:23 pm »
Ribadisco che per me storica significa
"che può partecipare alla Londra Brighton"
E BASTA !
Senza eccezioni.

Sono sempre più convinto di quanto dici e aggiungo, meglio se a vapore.

Re: Tutti nel calderone - Editoriale Ruote Classiche
« Risposta #321 il: Ottobre 08, 2008, 11:00:08 pm »
Steu369 complimenti per la tua analisi, molto pulita e precisa.

Personalmente comunque, ci tengo a precisare che secondo il mio modesto parere, l'importanza storica di una vettura non deriva dalle innovazioni che la stessa ha prodotto, oppure sul suo livello qualitativo, ma semplicemente dal fatto che è una macchina di altri tempi, è come tale conferisce un fascino tutto particolare alla vettura stessa perchè essa rispecchia le mode del'epoca, la tecnica e i vari stili ormai dimenticati, ma che indelebilmente hanno inciso il cuore di tutti noi appassionati!

La 112 per esempio, come dici tu, non è stata sicuramente innovativa (come per esempio lo sono state la 127 o 128) però è stata una macchina molto bella esteticamente, molto carina, scattante, simpatica. La stessa cosa si può dire anche della 850 macchina che non ha avuto portato nessuna innovazione eppure è rimasta nell'immaginario collettivo italiano e oggi si stanno riscoprendo e sono parecchi ormai che li ristrutturano.

E poi non è sempre vero che i modelli degli anni ottanta che gli appassionati prediligono siano per forza le versioni sportive!! Mi riferisco ad un intervento precedente. Si stanno incominciano a vedere per esempio normalissime Fiat 131 1300 cc ristrutturate a pennello che hanno lo stesso successo che avrebbe una analoga 131 Volumentrico Abarth. Restando in tema di Fiat UNO il carattere storico lo possiedono anche e soprattutto le prime UNO 55 S oppure la versione ES quindi queste versioni non hanno nulla da invidiare alle UNO Turbo....per avere un interesse storico bastano anche le versioni "normali" che anzi forse avrebbero ancora più importanza visto che sono più nazionalpopolari.....

Saluti


Re: Tutti nel calderone - Editoriale Ruote Classiche
« Risposta #322 il: Ottobre 08, 2008, 11:00:16 pm »
sai quante volte, guardando le vetture prodotte negli ultimi dieci anni, mi chiedo: ma qualcuno potrà mai restaurarne una un domani? a prescindere dalle innovazione che possono proporre il problema sarà proprio tecnico. tipo: dove trovare i tessuti? e l'elettronica?

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Offline Andrea

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Re: Tutti nel calderone - Editoriale Ruote Classiche
« Risposta #323 il: Ottobre 08, 2008, 11:10:53 pm »
Non hai detto poco ...

Per intenderci Dirk Sassen, Citroservices, MyParts ci sono perché ci sono migliaia di diessisti sparsi per il mondo, non voglio pensare fra cinquant'anni il collezionista possessore di una C6 quali pene dovrà affrontare*.

*In realtà nessuna pena, sopravviveranno quattro C6 e un paio saranno al Conservatoire.

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Offline Andrea

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Re: Tutti nel calderone - Editoriale Ruote Classiche
« Risposta #324 il: Ottobre 08, 2008, 11:25:51 pm »
non sono qui a smentire nessuno, ci mancherebbe. [:inch]
ma tutta l'innovazione è data dall'idraulica (e chiamalo poco) e per questo l'auto, secondo me merita di essere considerata storica.
ma ripeto dall'analisi di altre vetture (la uno per esempio) per alcune, quelle che innovative appunto sono ugualmente meritevoli.
per cercare di spiegarmi vediamo cosa posso aggiungere.... poi mi direte gli eventuali sbagli nel ragionamento
si al primo modello di citroen ''idraulico'' no ai successivi che hanno goduto di questa innovazione
si alla prima trazione anteriore,no a tutti i modelli successivi di qualunque marca
si ai primo modello che ha adottato i freni a disco, no agli altri successivi
si al primo modello che ha utilizzato ul fire ,primo motore robotizzato no a qualunque altro modello successivo
ecc. ecc.
certo in questo modo si lascerebbero indietro molte vetture che secondo me sono solo ''di interesse storico'' ma non storiche

Un momento, ci sono modelli innovativi e basta, ci sono modelli che hanno portato queste innovazioni ad un grande pubblico attraverso l'economicità della produzione su larga scala, ci sono semplici vetture che pur non essendo particolarmente innovative hanno avuto il merito di avere motorizzato un paese, insomma ci sono diverse variabili che fanno di una vettura un'automobile di importanza storica.

Prendiamo la nostrana Fiat 600, anch'essa nata nel 1955, vettura simpatica e carina ma non certo particolarmente innovativa, anzi. Però ha avuto l'indiscutibile merito di avere motorizzato l'Italia, paese, automobilisticamente parlando assai immaturo in quel 1955. Non è un caso che questa vetturetta, prima Fiat globale, otterrà un grande successo su mercati altrettanto immaturi, come in Spagna ed in Iugoslavia. E non è un caso che in Italia e nei due paesi esteri da me citati essa ha un'importanza tutta particolare perché è stata la prima auto per milioni di italiani, spagnoli e iugoslavi e non la terza o quarta auto da loro posseduta.
« Ultima modifica: Ottobre 08, 2008, 11:29:20 pm da Andrea »

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Offline steu369

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Re: Tutti nel calderone - Editoriale Ruote Classiche
« Risposta #325 il: Ottobre 08, 2008, 11:57:10 pm »
mah...per me storico ha un significato...rappresenta l'essenza,l'idea industrializzata,meritevole di essere conservata proprio per il significato che ha .aiutata,finanziata,vezzeggiata,protetta.

interesse storico, altro significato....amore,ricordi,simpatia,bellezza....aggettivi che qualificano un hobbi e quindi non da proteggere .....con un valore diverso, magari non minore ma diverso...


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Offline IDcronio

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Re: Tutti nel calderone - Editoriale Ruote Classiche
« Risposta #326 il: Ottobre 09, 2008, 09:07:46 am »
Ognuno di noi si ritaglia il proprio "interesse storico" e il legislatore è sempre più incasinato [:crazy]....pur avendo vicino uno storico come Andrea per es. [:inch] [:inch]

Ecco perchè dirò fino alla nausea che la DEA è qualcosa di diverso, va bene è un pezzo di ferro, ha quattro ruote (anche se potrebbe averne tre ;D) ma non credo che esista su questo pianeta un'altra vettura che goda di uguale esaltata ammirazione.

Tantissime altre vetture hanno il merito di innovazioni stilistiche, di metodi di costruzione e di sviluppo propulsivo.
Quest'ultimo ingrediente è il primo a trscinare le masse, non si può dire la stessa cosa della citroen DS se non nella "masculiata" finale.

La DEA possiede il fattore della DIVINA PROPORZIONE [:clap] [:clap] [:clap]

http://it.wikipedia.org/wiki/Sezione_aurea

Nella mente di chi l'ha creata si è SCOLLATA dal resto della produzione automobilistica mondiale e SCOLLATA RIMANE OGGI
è per me l'auto del secolo passato di quello che stiamo attraversando e sono certo, anche di quello che verrà.

PS. Qualcuno continuerà a dire che è un discorso di classe etc.  lascio questa analisi sociologica a chi ha le carte in regola per elaborarla.....ma io, mi dissocio [o:o:] [:hello] [:hello]
« Ultima modifica: Ottobre 09, 2008, 09:10:43 am da IDcronio »

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ciofanni

Re: Tutti nel calderone - Editoriale Ruote Classiche
« Risposta #327 il: Ottobre 09, 2008, 10:00:48 am »
Ciao UNO S... lego nel tuo profilo che hai 25 anni.... ti ripeto come ho detto a TEO... forse questi anni di differenza  non ci permettono di vedere la cosa allo stesso modo...mi fa specie, comunque che tu abbia affrontato la discussione attraverso altri interventi....Salutoni... Gianni

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Offline Nick82

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Re: Tutti nel calderone - Editoriale Ruote Classiche
« Risposta #328 il: Ottobre 09, 2008, 10:13:13 am »
non sono qui a smentire nessuno, ci mancherebbe. [:inch]
ma tutta l'innovazione è data dall'idraulica (e chiamalo poco) e per questo l'auto, secondo me merita di essere considerata storica.
ma ripeto dall'analisi di altre vetture (la uno per esempio) per alcune, quelle che innovative appunto sono ugualmente meritevoli.
per cercare di spiegarmi vediamo cosa posso aggiungere.... poi mi direte gli eventuali sbagli nel ragionamento
si al primo modello di citroen ''idraulico'' no ai successivi che hanno goduto di questa innovazione
si alla prima trazione anteriore,no a tutti i modelli successivi di qualunque marca
si ai primo modello che ha adottato i freni a disco, no agli altri successivi
si al primo modello che ha utilizzato ul fire ,primo motore robotizzato no a qualunque altro modello successivo
ecc. ecc.
certo in questo modo si lascerebbero indietro molte vetture che secondo me sono solo ''di interesse storico'' ma non storiche


Ma come??? sei sicuro che l'unica innovazione della DS (seppur indiscutibilmente la parte principale e di maggior fascino) sia solo l'idraulica....
Come diceva Andrea e le modalità costruttive di questa vettura???, LA LINEAAAAAAAAAAAAAA....è una linea (il desing) NON INNOVATIVA???? Le doti tecniche e di confort????
LA DS è stata INNOVAZIONE e sempre la rappresenterà.....con estrema eleganza... ;D

Poi per il resto ci sono tante altre auto che STRAmeritano di essere definite storiche e rimarranno nell'olimpo della storia dell'auto...ma rimane comunque giusto fare delle distinzioni.....
Stra-quoto Andrea, ci sono delle epoche diverse (a livello di industralizzazione, sviluppo, progresso), oggi siamo in un'epoca di estremo consumismo, dove un modello di auto dura max 1 anno...! (e appassiona poca pochissima gente...) dove le auto sono, nella maggior parte, TUTTE UGUALI!!!!, dove la componentisca che le costituisce è per il 90% la stessa, l'epoca dell'elettronica con i suoi indiscussi vantaggi e grandi svantaggi che conosciamo tutti...
Tutto qua...vogliatemi bene lo stesso... ;D

E' un problema di testa...

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Offline Nick82

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Re: Tutti nel calderone - Editoriale Ruote Classiche
« Risposta #329 il: Ottobre 09, 2008, 10:16:09 am »
Aggiungo che conservare un'auto comunque di un'altra epoca e che, a suo modo, ha fatto storia è assolutamente fantastico e giusto....sono la fotografia "viva" di un determinato momento e susciteranno in noi emozioni diverse...

 [:hello] [:hello]
E' un problema di testa...