Ciao, ho letto della tua professione e vedo che giustamente per deformazione sei portato a scandagliare l'argomento. Ora a parte lo specifico delle tenute meccaniche che vede te e Davide (haiede) argomentare e che mi interessa molto ma marginalmente in quanto se dovessi imbattermi in problematiche simili non potrei fare a meno di chi per professione esegue tali lavori quali rettifiche a controllo numerico, a parte questo dicevo, vorrei che studiassi per me questo argomento http://forum.ideesse.it/smf/index.php?topic=4379.msg282240#msg282240 che mi interessa un po di più dato che ormai revisiono tutta l'idraulica da me (una revisione parziale ovviamente e relativa alle sole tenute elastiche che spesso sono l'unica causa di perdite o fughe a meno di deterioramenti meccanici evidenti su vetture con tantissimi km) e dato che, ne sono convinto, il sistema adottato dagli ingegneri Citroen per quegli anni è migliorabile con la nuova progettazione fisico/chimica nonchè geometrica degli elastomeri moderni.
Non fraintendermi, una idroguida revisionata bene è perfetta ma perderà inevitabilmente dopo qualche decina di migliaia di km e il perché io lo attribuisco al teflon, che se necessario per impedire l'estrusione quando sotto pressione e per l'uso dinamico, in assenza di pressione non ha la stessa tenuta della gomma, infatti, come tutti sappiamo è nelle lunghe giornate di inattività che si formano i laghetti sulla campana cambio e un po dappertutto.
Io non ho ancora realizzato il banco prova, cosa che farò non appena finisco il restauro in cui mi sono perso.. ma non appena è pronto voglio collaudarne una con queste tenute in oggetto al topic del link, a proposito: quante ore di funzionamento determinano l'avvenuto collaudo al banco di una idroguida? Grazie per l'attenzione. Maurizio
Ciao e complimenti per il restauro che stai eseguendo,in merito agli O ring ed agli spessori in teflon,si chiamano BK,sia nelle tenute sia dinamiche che statiche hanno la funzione di ausilio alla antiestrusione, dunque concorrono all’insieme della tenuta con questa funzione e basta.
Altra cosa è la compatibilità elastomeri rispetto ai fluidi impiegati,Lhm è minerale e NBR per questo è ok,comunque la temperatura di utilizzo è da -10 a +80 ovviamente Celsius.
Attenzione per tutti gli elastomeri il degrado è a salire in una curva esponenziale,mi spiego meglio;se un Or a 50 C vive,intendo mantiene le proprietà,per 10000 h a 60C saranno 7000 h ,a 70C 3500 h a 80C 1000h.ore di esempio.
Il Viton oppure FKM,ottimo per temperature sino a 200C non ha le doti di elasticità,leggi tenuta, del NBR,da non confondere con la durezza misurata in Shore.
Comunque un catalogo Parker
http://www.parker.com/Literature/O-Ring%20Division%20Literature/ORD%205700.pdfdove dicono tutto,ma proprio tutto sulla scelta degli OR,misure delle cave secondo il tipo di servizio,statico,dinamico lineare e rotativo,nonché temperature utilizzo,compatibilità fluidi eccc
Il succo del discorso era che le parti metalliche ,cromate e non,a contatto con le varie tenute vengono consumate per effetto dell’attrito e la sola sostituzione della guarnizione non ripristina l’assieme della tenuta e del suo lavoro o quantomeno le microrigature presenti sulle parti metalliche danneggiano velocemente le tenute.
Per cercare di ovviare questa usura si gioca con pressioni e contropressioni,con il risultato del servo duro.
Considera che le superfici metalliche e cromate devono essere rettificate tra i 0,4 e 0,2 microns in tolleranza H8,praticamente degli specchi.
In buona sostanza gli Or in Nbr,sono un’ottimo compromesso,evitate ASSOLUTAMENTE EPDM silicone in quanto incompatibile con gli olii minerali.
Se poi hai in mente di costruire un banco per le scatole sterzo,ti consiglio di utizzare per la misurazione della pressione dei trasduttori di pressione visualizzati oppure dei manometri in classe 1,in bagno di glicerina e con un fondo scala che sia il 120/130% della pressione massima che andrai a rilevare,magari un flussimetro che ti consenta di quantificare i drenaggi così da valutare la qualità del lavoro eseguito.
Il tempo necessario al collaudo,può essere anche di un ora,molto importante è riprodurre il lavoro,da qui il discorso dinamico simulabile con dei cilindri Oleodinamici a contrasto e con l’opportunita’ di variare la pressione di resistenza,le temperature dell’olio,diciamo che durante la calibratura dei tiroir o spool hai il tempo per rilevare con dati precisi la forza applicabile,la contropressione,il drenaggio e le eventuali perdite.
Spero di essere stato chiaro,cmq vedrò di creare uno schema oleo che riporti il circuito dello sterzo e del circuito della parte dinamica e di postarlo.
Spero di trovare la mia Ds al più presto,forse ci siamo,così da incontrarci nei vostri raduni